Evolution ceramica 2.0

con Nessun commento

a cura di Claudia Bottini


Inaugurazione solo su invito sabato 25 giugno ore 21:30

Con la collaborazione di: Albornoz Palace Hotel, Scuola d’arte ceramica Romano Ranieri e la pasticceria Tiberi.

Con il patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Città di Spoleto, Comune di Deruta, Comune di Perugia, Accademia delle Belle Arti di Perugia, Argillà, MIC Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, European Keramic Work Center Olandese.

In occasione del Festival dei due mondi di Spoleto, la Galleria ADD-art presenta Evolution, mostra delle opere in ceramica multimediale dell’artista umbro Nicola Boccini., a cura di Claudia Bottini. 
Maestro di ceramica a Deruta, Nicola dopo anni di ricerca all’estero, nel 2014 crea le sue prime ceramiche multimediali in bone china, una porcellana che grazie alla sua trasparenza e traslucidità è scelta per formare sottili pannelli luminosi interattivi. La luce riesce ad attivare nello spazio i linguaggi segreti racchiusi nella materia, attraverso una ricerca mentale che sente nella visione luminosa e nel colore, uno dei più coinvolgenti livelli espressivi. 
In mostra anche Pectus terra, la prima scultura a tutto tondo in ceramica multimediale presentata a Milano, in occasione della mostra Luce4Good nel 2015. La luce all’interno delle tre sculture a forma di seno emana auree, spirito capace di sopravvivere alla malattia e al decadimento dell’esistenza biologica, forme evanescenti, che tendono alla perfezione, eterni archetipi della bellezza femminile.
Con Boccini la ceramica si “evolve” in un processo di trasformazione continuo e, grazie a micro sensori, le sue opere hanno una sua sensibilità e una vita quasi organica. Sottili fili di rame, conduttori di energia, sono le vene di questi nuovi organismi. Lo spettatore agisce sullo spazio dell’opera, le reazioni sono mutevoli e imprevedibili. 
L’artigiano diventa light artist e il suo campo di sperimentazione è la ceramica e la percezione psicologica in tutti i suoi aspetti: percezione del colore, del movimento, della luce. 
La luce naturalmente è stata utilizzata anche da altri artisti in Umbria, ma Nicola è stato l’unico ad avere l’intuizione, la “sensazione” di scegliere la luce artificiale come un medium privilegiato per il suo percorso artistico, attraverso materiali non industriali ma artigianali come la ceramica. Tradizione, artigianilità, manualità si uniscono alla ricerca e alla sperimentazione nell’opera di Boccini. 
Come tutti i light artists, Boccini vuole accrescere la conoscenza attorno alla visione, educare e sviluppare la percezione ottica (o visiva), allargare i settori nei quali le nuove ricerche sperimentali possono trovare applicazioni anche pratiche.
Boccini ci conduce ad una nuova dimensione della percezione visiva in arte che include soprattutto il coinvolgimento dello spettatore, grazie alla luce. Una “nuova arte” in cui non possono esistere separazioni fra architettura, pittura, scultura e artigianato.

Un’opera dell’artista sarà, inoltre, installata presso l’Albornoz Palace Hotel.

NICOLA BOCCINI, artista versatile ed eclettico, si diploma nel 1997 all’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove vince una borsa di studio per la Royal Koninklijke Academie van Beeldende Kunst” a L’Aja Olanda. Qui può dedicarsi ad uno studio più approfondito della tecnologia e dell’arte della Ceramica, che gli permette di cimentarsi in nuovi procedimenti e sperimentare le tecniche più variegate, divenendo uno degli artisti attualmente più sperimentali in tale campo. I singolari mix tra terre e metalli, smalti ed ossidi naturali, rendono le sue opere ineguagliabili e, molto spesso, non ripetibili.
Ceramica, secondo Boccini, sta a significare ricerca di nuove soluzioni; “Non è mai capitato che creassi prima la forma e poi vi applicassi la tecnica” spiega. “Prima analizzo, approfondisco e sperimento una nuova tecnica e solo dopo la adatto ad una forma”.
La sua ricerca non va, soltanto, verso un’unica direzione. Sovente vengono portate avanti, in concomitanza, più ricerche, sebbene non in correlazione tra loro.
• Nel 2015 è tra gli undici artisti di Luce4Good – Light Art Ensemble 2015, mostra a cura di Gisella Gellini e Domenico Nicolamarino, organizzata da QVC Italia a sostegno di Fondazione Umberto Veronesi per il progetto Pink is Good, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 10 al 20 dicembre 2015 presso la ex Chiesa di San Carpoforo a Milano.
• Nel 2015 Evolution 15.6 un’opera di light art, per la prima volta viene selezionata e entra a far parte del Museo Internazionale della Ceramica Di Faenza (MIC).
• Nel 2014 viene selezionato per la prestigiosa Taiwan Ceramics Biennale (TCB) a Taipei, dove presenta la prima opera in ceramica multimediale che interagisce con il pubblico, Evolution 14.0 formata da 30 pannelli luminosi interattivi.
• Sempre nel 2014 la espone alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (Gnam) per la prima mostra “ La Scultura Ceramica Contemporanea in Italia”.
• Nel 2012 il risultato di una delle sue ricerche sperimentali sulla porcellana riceve il brevetto internazionale, prendendo il nome dell’artista, “Tecnica Boccini”.
• Dal 2011 per due anni, coordina il centro di ricerca e sviluppo di una delle aziende più antiche al mondo (fondata nel 1500) Grazia Maioliche, a Deruta.
Molte sono le sue collaborazioni con centri di sperimentazione, scuole d’arte italiane ed estere, designer ed architetti di fama internazionale. La sua sperimentazione con la ceramica continua tutt’ora in concomitanza con conferenze in giro per il mondo, performance ed happening.
• Nel 2008 è selezionato dal centro di ricerca EKWC (European Keramic Work Center) in Den Bosh, Olanda, dove sperimenta e scopre una nuova tecnica, con l’utilizzo del ‘Bone China’, che lui chiama “Porcelain Veins”.
• Nel 2001 crea, assieme ad altri artisti, la Scuola d’Arte Ceramica Romano Ranieri a Deruta. Nello stesso anno vince il 1° premio al Festival Polacco di teatro e arti visive “Zdarzenia”, grazie al quale, due anni dopo, è insignito dell’incarico di direttore artistico, in Polonia, per l’Italia.
• Nel 1997 crea il CLS (Ceramica Libera Sperimentale) gruppo internazionale attivo nel mondo della ricerca e sperimentazione della ceramica.