DAVID POMPILI – Origine
CESARE ROSA – Abstracting Nature
Inaugurazione sabato 13 settembre 2025, ore 20:00 | Palazzo Due Mondi, Corso Mazzini 46, Spoleto

La galleria ADD-art è lieta di annunciare una nuova doppia personale che rientra nel ciclo espositivo dedicato al dialogo tra un artista affermato e un giovane talento under 30. Questa volta, il confronto creativo si accende tra due personalità artistiche estremamente diverse per linguaggio, sensibilità ed estetica: David Pompili e il giovane Cesare Rosa.
L’appuntamento è per sabato 13 settembre alle ore 20:00 presso gli spazi storici di Palazzo Due Mondi a Spoleto, dove saranno presentati in anteprima due progetti espositivi inediti.
Dopo il recente intervento murale per la casa-museo di Laura Pausini a Solarolo, David Pompili torna con “Origine”, una serie di opere che prendono spunto dalla celebre tela di Gustave Courbet, reinterpretata con l’approccio provocatorio e iconoclasta che da sempre caratterizza il suo lavoro. Una riflessione visiva sul corpo, sul desiderio e sulla simbologia dell’origine, capace di spiazzare e sedurre allo stesso tempo.
Cesare Rosa, classe 1996, presenta invece “Abstractive Nature”, un’esposizione fotografica multimediale che esplora il delicato e ambivalente rapporto tra essere umano e natura. Rosa indaga la tendenza contemporanea a idealizzare l’ambiente naturale, sottraendolo alla sua essenza caotica e indomabile, trasformandolo in immagine astratta e controllata.
La serata inaugurale sarà arricchita da una performance immersiva che animerà il salone di Palazzo Due Mondi: il sound artist Fabio Tallaru accompagnerà con una composizione sonora live il visual mapping curato da Cesare Rosa, in un’esperienza sinestetica che intreccia musica, luce e immagine.
La mostra sarà visitabile fino al 19 ottobre 2025. Ingresso gratuito.
DAVID POMPILI – CESARE ROSA
13.09 – 19.10.25
Inaugurazione sabato 13 settembre ore 20:00
Orari: sabato e domenica – dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30
Ingresso libero
DAVID POMPILI
Con ORIGINE”, David Pompili riapre il dialogo con una delle immagini più controverse e potenti della storia dell’arte: “L’origine du monde” di Gustave Courbet. Senza timore reverenziale, ma con l’ironia tagliente e l’approccio iconoclasta che da sempre contraddistinguono la sua ricerca, l’artista rilegge il celebre dipinto ottocentesco trasportandolo in un presente saturo di consumi, desideri confezionati e immaginari pop. Le sue opere inseriscono nel corpo dell’icona contemporanea loghi di creme, lecca lecca, caramelle e altri simboli della cultura commerciale, creando un cortocircuito visivo che è allo stesso tempo malizioso e spiazzante, ludico e perturbante. Il risultato è una riflessione provocatoria sulla sessualità, sulla rappresentazione del corpo e sulla simbologia dell’origine, non più intesa solo come nascita biologica, ma come costruzione culturale, oggetto di sguardo, di desiderio e di marketing. “Origine” è un invito a osservare ciò che conosciamo da una prospettiva disarmante e insolita, in bilico tra seduzione e critica, tra estetica pop e profondità concettuale.
David Pompili nasce a Spoleto nel 1970, vive e lavora tra Roma e Narni (TR). Lavora attivamente dal 1989 ed ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e museali come: Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto (PG); Galleria D’arte Moderna e contemporanea Villa Colloredo Mers, Recanati (MC); Museo Città dell’arte Michelangelo Pistoletto, Biella; Museo Metropoliz Maam, Roma; Museo CIAC, Foligno (PG); Museo Palazzo della Penna, Perugia.
Tra le sue mostre più importanti ricordiamo: ASIA, MACRO, Roma; n5x100%pop, Centenario Consolato Inglese a Milano, Villa Necchi, Milano; Art Adoption ‘18, a cura di Massimo Magurano e Andrea Baffoni, Palazzo Monte dei Paschi di Siena, Cortona; Art Monsters 18, a cura di Gianluca Marziani, Palazzo della Penna, Perugia; Fattore T, opera urbana 7×4 m, via Clemente III, Roma; Aeroporto Spoleto, a cura di Gianluca Marziani, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto; Metamorfosi di una Diva, Patty Pravo, Palazzo Bastogi, Firenze; Untouchable, a cura di Franko B., Londra; Variazioni, Chiostro del Bramante; Sculture in città, 1962-2012, a cura di Gianluca Marziani, Festival dei Due Mondi di Spoleto; Play whit eyes, a cura di Nello Arionte Massimo Sgroi, MAC3 Museo d’Arte Contemporanea Caserta; In acqua, a cura di Bonizza Giordani e Stefano Dominella, Terme di Diocleziano, Roma 54° Biennale di Venezia, sez.Umbria.
Nel solo ultimo biennio si ricordano: “Vespart” personale, Museo PALP Pontedera a cura di Alberto Bartalini; realizzazione scultura Vespa Piaggio per Vespa World day 24 Pontedera; “Ita61”, “DUO” e “RIGENERARSI”, opere stabili a Narni Scalo, progetto riqualificazione con Igor Righetti e Comune di Narni TR; AVANTI POPOLO, RAI3, live painting Trasmissione 28- 11-2023 condotto da Nunzia di Girolamo; DA-ANTOlogiche Pop, personale, galleria 7.0 Cremona; GATE 7.0 7.0artgallery, Cremona; CORONA SUNSETS FESTIVAL WORLD TOUR, opera e scenografia Teatro del Silenzio Lajatico (PI) 22 luglio 2023; “Together”, opera stabile, 2023, Teatro del Silenzio Lajatico PI a cura di Alberto Bartalini e Arteinsolite; “Anthropos e Kainos” Sala Nagasawa, ex cartiera Latina, via Appia Roma, a cura di Rita Bassano; “Simposio”, opera stabile, Museo SAM (street art museum) Rocca Albonoz Narni, TR, a cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli; Nuova collezione “Collagefuture” NFT dal 20 aprile 2023, gestione Fulvio Napolitano; “Mistra’contro ogni virus”, opera stabile in Piazza Vittorio (Roma), a cura di Lello Melchionda; Realizzazione 4° edizione Manifesto Saturnia Film Festival- tributo a Zeffirelli; Opera stabile presso il Polo Dino Carlesi su commissione del Comune di Pontedera, con la regia di Alberto Bartalini, Teatro del Silenzio A. Bocelli.
CESARE ROSA
La sua ricerca artistica si muove tra immagine, suono e spazio, con l’intento di creare esperienze immersive che mettano in gioco la percezione e le emozioni. La fotografia occupa un ruolo centrale nella sua pratica, come strumento di esplorazione visiva e narrativa e preferisce lasciare emergere forme, luci e dettagli che appartengono a paesaggi silenziosi e vivi. La foto diventa così un gesto di ascolto, il video un tempo che si apre, la performance un modo per far entrare chi assiste in relazione diretta con ciò che lo circonda. Un esempio emblematico di questo approccio è il progetto “Abstracting Nature”, in cui Rosa riflette sul paradosso contemporaneo del rapporto uomo-natura. Oggi la natura viene sempre più estetizzata e idealizzata, spogliata delle sue caratteristiche caotiche e imprevedibili, mentre un tempo era oggetto di timore reverenziale. In un’epoca segnata da comfort e cliché, ci siamo distaccati dalle nostre radici selvagge, arrivando a venerare un’immagine semplificata e rassicurante della natura: prati dolci, mari calmi, animali innocui. Ma la realtà irrompe con forza attraverso le catastrofi ambientali, ricordandoci quanto poco ne comprendiamo l’essenza. In “Abstracting Nature”, Rosa mette in discussione questa visione edulcorata attraverso una sequenza di immagini fisse e in movimento, accompagnate da un loop sonoro realizzato rielaborando field recordings ambientali. Le fotografie, ottenute senza filtri né post-produzione, ritraggono soggetti naturali che, grazie a tecniche di scatto particolari, appaiono astratti, difficilmente riconoscibili. L’opera invita così lo spettatore a confrontarsi con l’ambiguità del paesaggio e a proiettare su di esso il proprio immaginario, trasformando la percezione della natura in un artefatto dell’esperienza umana.
Cesare Rosa (Rimini, 1996) è un artista multimediale attivo tra video, fotografia e installazioni immersive.
Vive a Milano e si laurea in “Multimedia” presso la Scuola Civica “Luchino Visconti”, prosegue la sua formazione fino ad oggi collaborando con Studio Azzurro a diversi progetti, per citarne alcuni: Parma Hospitale (2020); Museo Internazionale Fellini (2020-21); Museo del Castello di Gorizia (2022-23); Forme e colori dell’Italia preromana (2023).
Oltre le mostre personali (“Kairos” e “Ai milanesei piace il mare”), collabora con diversi artisti nella realizzazione di esposizioni collettive come “Stazione creativa 2028” e conferenze/performance con l’artista Giulio Calegari (Etnoarcheologia: immagine ed immaginario, Il sapore dell’arte rupestre, il paesaggio sonoro e la sua memoria visiva).
La sua ricerca artistica si muove tra immagine, suono e spazio, con l’intento di creare esperienze immersive che mettano in gioco la percezione e le emozioni. La fotografia occupa un ruolo centrale nella sua pratica, come strumento di esplorazione visiva e narrativa e preferisce lasciare emergere forme, luci e dettagli che appartengono a paesaggi silenziosi e vivi. La foto diventa così un gesto di ascolto, il video un tempo che si apre, la performance un modo per far entrare chi assiste in relazione diretta con ciò che lo circonda.

DAVID POMPILI
A1 – A11) Serie TRASPARENZE (2025)collage, stampa digitale, acrilico e plexiglas, cm50X50
C1 – C4) Serie “ROSONI2 (2023-24), sagoma polistirolo, acrilico, soldatini e stampa digitale, cm 50×50
CESARE ROSA
B1) Trittico del FUOCO (2024) stampa fine art su carta, ed.10+pa, cm 30×24
B2) Abstracting Nature (2024), stampa su tela, videomapping, cm 105×70
B3) Dittico dei MARI (2024) stampa fine art su carta cotonata, ed.10+pa, cm 40×60
B4) Dittico delle FORESTE (2024), stampa fine art su carta cotonata, ed.10+pa, cm 40×60
B1) Trittico delle ACQUE (2024), stampa fine art su carta cotonata, ed.10+pa, cm 30×24