Io e Calder 21 | David Pompili

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“IO E CALDER 21”
di DAVID POMPILI

Arca Street Hotel – Spoleto
Opera realizzata con colori pvc liquidi su asfalto. Dimensioni, 600 mq. 

Assistenza Tecnica di Danilo Rossi e Antonio Baccetti      

A cura di Alessia Vergari

Era il 1962 quando l’artista Alexander Calder, chiamato da Giovanni Carandente, realizzò il “Teodolapio” a Spoleto per la mostra “Sculture in città”. L’intervento maestoso rimane tutt’oggi un segno forte e inconfondibile del suo passaggio nella città del Festival dei Due Mondi, la sua prima e unica scultura monumentale in Italia.
Come il Teodolapio poggia sull’asfalto e diventa simbolo di dinamicità per la sua collocazione nella stazione di Spoleto, un grande tappeto colorato si stende sull’asfalto dell’Arca Street Hotel, un luogo contrassegnato da tempo come spazio di ospitalità e ristoro dei viaggiatori che percorrono la Flaminia. L’asfalto e la strada si fanno così protagonisti di un omaggio a Calder.
L’opera dell’artista contemporaneo David Pompili è un’interpretazione della “Rivoluzione americana” di Alexander Calder, dalle linee vorticose e i colori audaci fu creata nel 1976 dall’artista per celebrare il bicentenario della rivoluzione americana con i colori della bandiera rosso, blu e bianco. Sebbene semplice nella composizione, lo spettatore è ipnotizzato dalla forma a spirale che sembra attorcigliarsi su stessa, creando un senso di movimento.
Secondo J. Lipman (1980), “le opere di Calder sono strettamente legate ai suoi gouaches, che sono di solito molto più grandi più complessi nel design. Come in tutti i suoi lavori, le composizioni sono ingannevolmente casuali e hanno lo stesso elemento giocoso, che ravviva persino la più potente delle sue astrazioni.”
Il gioco diventa anche la struttura portante dell’opera a terra dell’artista David Pompili, dove la fusione dei due stili, a distanza di tempo, creano da un disegno un gioco contemporaneo e decontestualizzato: dalle righe della spirale, alla frammentazione della linea rossa e l’inserimento dei pois, l’opera di Calder torna a rivivere e ad essere sempre più attuale.
“Io e Calder 21” è un grande gioco, un immenso tributo a Calder, in cui perdersi tra le sue linee e il suo movimento centripeto. La profondità dei suoi colori ci immergono in quest’opera senza tempo in cui la vista aerea privilegiata ci ricorda la dinamicità e il costante movimento che sono stati sempre alla base del suo lavoro.