Andrea Pinchi

Nasce nel 1967 in una famiglia di noti costruttori e restauratori di organi a canne.
Giovanissimo, sotto la guida di Alberto Valeri, diventa designer degli strumenti di suo padre Guido, tra i più significativi dei quali: Duomo di Arezzo, Kusatsu Concert Hall in Giappone, Tempio della Consolazione di Todi ed Aula Liturgica San Pio di Petrelcina di San Giovanni Rotondo in collaborazione con Renzo Piano. Restaura numerosi organi storici sino al 2014, tra i più importanti: J.C. Werle 1759, Raffaele La Valle 1619, Andrea Boschini 1746.
Inizia a dipingere da bambino con il pittore genovese Nereo Ferraris (1911-1975) compagno della zia, Maria Pia Pinchi, figura fondamentale per la sua formazione culturale ed artistica. Tra il 1989 ed il 1996 è in contatto con Aurelio De Felice (1915-1996) dal quale accoglie il suggerimento ad intraprendere il suo viaggio nella ricerca del proprio mondo espressivo che lo conduce a quello che Maurizio Coccia definirà nel 2011 il Pincbau, ovvero la costruzione di opere attraverso il riutilizzo dei materiali provenienti da antichi organi musicali o da quelli realizzati dalla propria famiglia, cosa che avviene a partire dal 2005.
Nel maggio del 2011, dopo anni di attività “occulta”, debutta pubblicamente a Foligno, su invito del Comune, con la mostra “Organbuilding Rebirth Project” nel Museo Civico di Palazzo Trinci, a cura di Maurizio Coccia. Nel giugno dello stesso anno partecipa, su invito di Vittorio Sgarbi, alla 54a Biennale di Venezia-Padiglione Umbria/Palazzo Collicola di Spoleto, a cura di Gianluca Marziani.
I lusinghieri esordi lo inducono a proseguire la sua carriera artistica e gli consentono la partecipazione a mostre altrettanto importanti come ”Organbuilding Rebirth Project #2” al Centro Culturale Zwinglihaus e “Pincbau” alla Blackwall Gallery di Basilea curate entrambe da Maurizio Coccia, ”+50 – Sculture in Città” di Spoleto a cura di Gianluca Marziani.
Nel 2014 decide di lasciare definitivamente l’arte organaria per dedicarsi a tempo pieno alla sua attività di artista trasferendosi a Roma nel già avviato studio di Piazza Campitelli.
Il 18 giugno 2014 la sua scultura “David”, realizzata nel 2012 per la mostra “+50-Sculture in Città” come parte dell’installazione “David e Golyath” insieme a Cristiano Carotti con musiche di Alessandro Deflorio, viene acquisita dal Museo di Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto.
Nel novembre 2015 espone le sue opere a Roma, al Complesso Monumentale del Vittoriano, per la mostra “Tra materia ed anima, tra memoria e tempo”, doppia personale con A.T. Anghelopoulos a cura di Claudio Strinati.
Nel settembre 2016, in occasione del Giubileo Straordinario, partecipa alla collettiva di Arte Sacra “Misericordiae Opera” a cura di Mons. Paolo Aquilini presso il Museo Diocesano di Foligno con la tela “Le stanze del perdono” e l’installazione “Hic manebimus parvulos”.

Sue opere sono in Fondazioni e Collezioni private a Bari, Basilea, Bonn, Bruxelles, Dubai, Firenze, Foligno, Liegi, Madrid, Milano, New York, Padova, Roma, Orvieto, Otranto, Spoleto e Teheran.

Si sono occupati di lui: Alessandra Bertuzzi, Francesca Briganti, Maurizio Coccia, Lauretta Colonnelli, Noemi De Simone, Vittoria Garibaldi, Lucia Genga, Roberto Gramiccia, Valentina Luzi, Roberta Macchia, Sveva Manfredi Zavaglia, Gianluca Marziani, Stefano Masi, Cristina Meregaglia, Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, Irene Niosi, Matteo Pacini, Stephen Salmon, Vittorio Sgarbi, Claudio Strinati, Alessia Vergari.

Vive e lavora tra Roma e Biel.

MOSTRE

2019 – Dell’amore, del Mito e dei miti personali, doppia personale con Evita Andùjar, a cura di Valentina Luzi ed in collaborazione con la Galleria Emmeotto, Rione Ponte Relais, Roma; Myricae, indagine sulle piccole cose, con Adele Lotito e Silvia Stucky, a cura di Roberto Gramiccia, Biblioteca Vallicelliana, Roma.
2018 – Divenire, con Marco Angelini, EPVS, Yannis Galanopoulos, Cristallo Odescalchi e Federica Zianni, a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, Spazio Arte T24, Roma; Trasparenze, doppia personale con Benedetta Galli con testo Irene Niosi, ADD-art, Spoleto e Borghini Arte Contemporanea, Roma; Oltre l’apparenza, doppia personale con Paolo Vannuccini, a cura di Sveva Manfredi Zavaglia, Galleria Eitch Borromini, Roma; L’incommensurabile valore dei ritorni, a cura di Alessandra Bertuzzi, Museo Civico Bevagna; Albedo/Nigredo, doppia personale con Giulia Manfredi, a cura di ADD-art, Studio Campitelli, Roma; Art Monsters – Articolo3, a cura di Gianluca Marziani, Museo Palazzo della Penna, Perugia; Roma Sogna, a cura di Andrea Bezziccheri e Laura Palmieri, Teatro India, Roma; O.O.M. Out Of Memory, a cura di Cristina Meregaglia, Biblioteca Angelica, Roma.
2017 – Tutto si concede a chi porta luce, a cura di Gianluca Marziani, Honos Art Gallery, Roma; Ogni 21 grammi, a cura di Stefano Masi, Fornaciai Art Gallery, Firenze;
2016 – Misericordiae Opera, a cura di Paolo Aquilini, Museo Diocesano di arte sacra, Foligno; Levitas V/S Gravitas, a cura di Francesca Briganti, Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari; Free tales from the shack, a cura di Sveva Manfredi Zavaglia, Xnovodesign, Bruxelles.
2015 – Tra materia ed anima, tra memoria e tempo, doppia personale con A.T. Anghelopous, a cura di C. Strinati, Complesso Monumentale del Vittoriano, Roma; Duetto in materia di musica, con Domenica Regazzoni, a cura di Matteo Pacini, Galleria Artespressione, Milano; Il tempo si fa forma, a cura di Antonio Persichini, Museo San Francesco, Montefalco (PG); L’evoluzione Bio-Logica dell’Arte, a cura di Roberta Macchia, Camera di Commercio, Como e Expo 2015, Milano.
2014 – Soul Stories, a cura di Tiziana e Tiziano Todi, Sala Baldini, Roma.
2013 – It’s a Jungle in here, a cura di Francesca Briganti, Palazzo Candiotti, Foligno; Anime e Maschere, nell’ambito di Priori Art Expo, a cura di Alessia Vergari e Claudia Bottini, Santo Stefano, Perugia.
2012 – Casamostra, a cura di Sara Mancini e Flaminia Scauso, Maison Carbonell, Roma e Palazzo Farrattini, Amelia; +50 – Sculture in Città, a cura di Gianluca Marziani, Spoleto.
2011 – Organbuilding Rebirth Project, a cura di Maurizio Coccia, Palazzo Trinci, Foligno; Organbuilding Rebirth Project #2, a cura di Maurizio Coccia, Zwinglihaus Cultural Center, Basel; Pincbau, a cura di Maurizio Coccia, Blackwall Gallery, Basel; 54° Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani, Palazzo Collicola, Spoleto.